LETTERA DELL’ASSESSORE DI LAMPEDUSA
“Cari amici dell’associazione “Spazio Tadini” vi ringrazio a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, che rappresento, per la vostra iniziativa e ringrazio tutti gli artisti che hanno aderito al vostro progetto .
Il titolo del vostro evento mi ha molto emozionata, perché riassume in poche parole il dramma di migliaia di persone che arrivano sulla nostra isola. E’ da 20 anni circa che viviamo questo fenomeno e tanti sono i sogni dei migranti che abbiamo visto realizzare, ma anche tanti sono stati quelli che sono stati inghiottiti dalle onde del mare. Dopo il 3 ottobre tante cose sono cambiate, perché adesso tutto il mondo conosce le scene di dolore e anche di gioia che si vivono sulle nostre coste . Ogni vita salvata è una grande conquista, è una vittoria in una guerra silenziosa che non fa notizia, Lampedusa vuole essere l’isola della vita, la terra della salvezza, la terra dell’accoglienza. La nostra piccola isola sta scrivendo nuove pagine di storia , perché ha capito che il mondo sta cambiando, la storia sta cambiando, per questo è necessario rivedere le leggi e la politica per risolvere questo problema.
Anche noi abbiamo un grande sogno da realizzare, non vorremmo più vedere le scene di dolore che abbiamo vissuto in questi anni, non vorremmo più ascoltare il grido dei bambini che scendono dai barconi infreddoliti, impauriti e affamati, non vorremmo più vedere gli sguardi tristi e addolorati di tanti uomini e donne che hanno lasciato il loro paese e le loro famiglie per cominciare una nuova vita. Speriamo che un giorno questo nostro sogno diventi realtà, che ogni uomo possa vivere nella libertà e democrazia, che ogni bambino possa giocare e crescere serenamente nella propria terra .
La solidarietà e la vicinanza che ci avete dimostrato ci riempie di gioia, perché non ci fa sentire soli nell’affrontare e vivere quotidianamente i problemi dell’immigrazione .
Colgo l’occasione per augurarvi un Natale di pace, di gioia e serenità.
Vi aspettiamo presto a Lampedusa.”
Assessore alla cultura
Antonella Brischetto