Mostra e performance: il progetto Save my dream e chi lo ha reso possibile

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Ph-Claudio-Palmisano

Save my dream e la performance di consegna delle opere e chi lo ha reso possibile

Pina Bonadonna è stata la prima cui ho parlato di questa idea di coinvolgere alcuni ragazzi di Linosa nella performance. Lei di suo, persona eclettica, creativa e amante delle sfide, era già coinvolta nel progetto quasi in automatico, già mentre ne parlavamo in un bar del Pigneto a Roma dove ci eravamo trovate. È stata lei ad indicarmi quali ragazzi di Linosa si potevano coinvolgere. E poi tutto ha seguito il suo corso, con un risultato, a detta del pubblico, degli isolani e dei ragazzi stessi, bellissimo. Continua a leggere

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I HAVE A DREAM Performance di consegna delle opere di Save My Dream regalate al Comune di Lampedusa e Linosa

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Dario D’Emanuela, Pina Bonadonna, Chiara Giardina, Valentina, Gerlando Estatico, Debora Errera durante le prove, Linosa

La performance I have a dream omaggio sia alle vittime dell’immigrazione clandestina sia all’isola di Linosa e di Lampedusa, come un corteo di saluto e di impegno, performance celebrazione scandita in due parti, è avvenuta a Linosa il 25 luglio 2014 a Pozzolana di Ponente. Continua a leggere

Lampedusa accoglie i sogni dei migranti salvati dai naufragi del progetto Save My Dream di Spazio Tadini

Il 26 luglio a Lampedusa, alle ore 21 si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna delle altre 56 opere opere donate dagli artisti attraverso Spazio Tadini al Comune di Lampedusa e Linosa (le altre 56 sono state ospitate a Linosa). All’evento, presso una sala comunale provvisoria, erano presenti il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini e l’assessore alla cultura, Rosalia Brischetto e, in rappresentanza di Spazio Tadini, Federicapaola Capecchi.

Senza il patrocinio del Comune di Lampedusa e Linosa, voluto dal sindaco e dalla sua giunta, l’operazione Save My Dream non sarebbe neppure partita e pertanto, nonostante le evidenti difficoltà logistiche e organizzative che stanno affrontando queste isole a causa delle continue situazioni di emergenza, riteniamo importante questo atto e questa scelta. Spazio Tadini esprime soddisfazione anche per la decisione di ripartire le opere tra le due isole dando ad entrambe la possibilità di utilizzare al meglio, per i loro scopi, il progetto sia a fini culturali che economici.

L’associazione culturale milanese per questo progetto, ideato da Melina Scalise e Francesco Tadini, si è fatta carico dell’organizzazione della mostra, della prima presentazione ufficiale delle opere a Milano, della realizzazione del sito dove state leggendo queste informazioni per dare trasparenza all’iniziativa benefica, del trasporto delle opere, del viaggio e permanenza di uno dei nostri soci, Federicapaola, presso le isole per più di 10 giorni per consentire prove dello spettacolo e allestimento, della vendita presso Spazio Tadini delle prime due opere per cui gli acquirenti hanno versato direttamente sul conto corrente del Comune di Lampedusa e Linosa i primi 600 euro (si stima un valore potenziale delle opere che permetterebbe un ricavo di oltre 35 mila euro), della ricerca di sponsor tecnici e collaborazioni per la realizzazione della perfomance, delle fotografie – per cui ringraziamo Claudio Palmisano – dello spettacolo di teatrodanza coreografato da Federicapaola Capecchi che si è svolto a Linosa.

Attraverso questo sito, se il Comune di Lampedusa e Linosa lo vorrà, potremo continuare a parlare del progetto e delle loro iniziative di solidarietà, anche per tutelare la loro immagine affinchè non siano, per il mondo, solo delle isole frontiera, ma anche luoghi di sensibilità, di cultura e di bellezza.

Melina Scalise

Presidente Spazio Tadini

Linosa ospita i sogni dei migranti del progetto Save My Dream di Spazio Tadini

 

Ieri sera, 25 luglio alle ore 18 c’era tutta l’isola a dare il benvenuto a 58 dei 116 sogni salvati dai naufragi attraverso il progetto Save My Dream di Spazio Tadini.

La perfomance di Federicapaola Capecchi realizzata in collaborazione Emma Scialfa della compagnia Motomimetico di Catania e con i danzatoriAlessandro Caruso e Claudia Bertuccelli, si è svolta parzialmente in acqua con l’assistenza di Terraferma Diving Linosa  di  Francesca Tuccio e Giovanni Pesaresi. Inoltre hanno partecipati anche persone dell’isola. La performance è iniziata in mare. Ogni attore/danzatore ha incarnato quegli uomini e quelle donne che attraverso il mare cercano la speranza . Un momento molto suggestivo ed emozionante che, in qualche modo, ha premiato per la generosità e l’umanità tutti gli abitanti dell’isola che ormai da anni si trovano costretti a convivere con l’orrore e la disperazione di queste vite.

Ecco alcune immagini della mostra permanente presso la sala capitaneria di Linosa:

 

viaLinosa ospita i sogni di migranti del progetto Save My Dream di Spazio Tadini.

Cerimonia di consegna della mostra Save My Dream a Linosa e Lampedusa: 25 e 26 luglio alle ore 18: arte e solidarietà

25 luglio 2014  a Linosa alle ore 18 presso la Sala Capitaneria di Scalo Vecchio 

26 luglio 2014 alle ore 21 a Lampedusa nella sala Riserva Marina in via Roma

A causa delle cattive condizioni del mare la cerimonia di consegna ha subito un giorno di ritardo, ma le 116 opere presto approderanno definitivamente per ricordare tutte le vittime del mare e per sostenere la causa della difesa di diritti dell’Uomo.

Ecco la lettera inviata dal presidente di Spazio Tadini, Melina Scalise agli isolani:

“Siamo molto soddisfatti della risposta del mondo artistico e culturale milanese alla nostra iniziativa Save My Dream a cui hanno aderito 116 artisti contribuendo a raccogliere un valore potenziale di denaro a sostegno degli isolani nel soccorrere i migranti di oltre 30 mila euro.

Da anni, attraverso il nostro centro, Spazio Tadini, siamo impegnati  a valorizzare il linguaggio dell’arte anche sull’impegno sociale contribuendo a costruire movimenti di idee che possano migliorare la qualità della nostra vita, l’abbiamo fatto per esempio con la collettiva I Muri dopo Berlino e con Soldi D’artista.

Con questi presupposti l’idea di Save My Dream nasce a me e a Francesco Tadini spontaneamente perchè, dopo il susseguirsi di stragi di migranti al largo delle coste italiane, ritenevamo che non solo il mondo politico dovesse occuparsi del problema, ma anche quello culturale. Noi l’abbiamo fatto coinvolgendo gli artisti che frequentano la nostra associazione, ma tanti altri se ne sono aggiunti, anche da altre parti d’Italia, condividendo l’urgenza di dare un messaggio chiaro di solidarietà all’Uomo più che ai Popoli, ai sogni dell’individuo, più che agli ideali di una nazione.

Ogni uomo ha il diritto di vivere una vita soddisfacente e questo diritto non dovrebbe avere frontiere perché deve essere il bene comune. Per questo il progetto l’abbiamo chiamato Save My Dream perché il sogno di quelle persone che lasciano la loro terra per sperare in una vita migliore sia quello di ognuno di noi e vorremmo che le vite perse in mare non siano vane. Dobbiamo salvare almeno i loro sogni e condividerli e urlarli al mondo come diritto inviolabile della condizione di essere uomini. Non a caso, la cerimonia di consegna l’abbiamo voluta arricchire con una performance di teatrodanza a cura della nostra socia, la coreografa Federicapaola Capecchi, per sottolineare, questa volta attraverso un altro linguaggio artistico, il nostro messaggio.

Ringraziamo pertanto sia Lampedusa che Linosa per aver accolto il nostro progetto, per aver scelto di mostrare questi Sogni salvati dal profondo del mare in spazi dedicati dove i visitatori dell’isola, e non solo, possano ricordare le vittime, ma anche la dignità con cui ognuno di noi ha il diritto di stare al mondo. Al progetto abbiamo dedicato anche un sito internet www.lampedusamostra.wordpress.com dove tutto il mondo potrà vedere le singole opere disponibili anche all’acquisto per donazione, ma anche avere notizie in diretta, se il Comune di Lampedusa e Linosa lo riterranno opportuno, sugli interventi umanitari compiuti quotidianamente dagli isolani.  A voi ora coltivare il Sogno di vita e di cambiamento per ognuno di noi”.

 

La consegna ufficiale delle opere di Save My Dream il 24 e 25 luglio alle due isole di Linosa e Lampedusa

 

La consegna ufficiale delle opere di Save My Dream il 24 e 25 luglio alle due isole di Linosa e Lampedusa.

Parte da Milano per Lampedusa e Linosa la mostra SAVE MY DREAM.

 

Parte da Milano per Lampedusa e Linosa la mostra SAVE MY DREAM

 

    Parte da Milano per Lampedusa e Linosa la mostra SAVE MY DREAM.

CERIMONIA DI CONSEGNA A LINOSA IL 24 LUGLIO, A LAMPEDUSA IL 25 LUGLIO 2014

Il 24 e 25 luglio la consegna ufficiale alle isole delle 116 opere per un valore complessivo di circa 35000 euro da devolvere a sostegno degli isolani nel dare soccorso ai migranti. L’apertura degli spazi espositivi, alla presenza delle autorità, prevede una performance dal titolo I HAVE A DREAM a cura della coreografa Federicapaola Capecchi, da anni impegnata su temi sociali con il linguaggio del teatrodanza.

 

 

L’associazione culturale Spazio Tadini il 7 dicembre 2013 ha inaugurato una mostra collettiva per ricordare le “vittime dell’immigrazione” decedute nella traversata del Mar Mediterraneo alle porte di Lampedusa e Linosa. L’evento non è mai stato solo commemorativo, ma anche propositivo e di sostegno concreto ai Comuni italiani delle coste siciliane che affrontano ogni giorno la tragedia di migliaia di persone pronte a morire pur di tentare di cambiare le loro condizioni di vita. Perché la loro morte non sia vana e perché crediamo che i loro sogni affondati in mare siano quelli di qualunque essere umano, si è organizzato questo evento d’arte benefico dal titolo Save My Dream di cui il Comune di Lampedusa e Linosa ha accettato l’invito.

All’appello lanciato da Spazio Tadini per questa mostra ideata da Francesco Tadini e Melina Scalise, fondatori dell’associazione culturale, hanno aderito 116 gli artisti che hanno donato un loro lavoro al Comune di Lampedusa e Linosa per raccogliere fondi. Il valore complessivo base delle opere che Spazio Tadini regala al Comune di Lampedusa e Linosa è di circa € 35.000.00. Le opere sono state equamente ripartite tra le due isole siciliane: 56 opere saranno esposte presso l’isola di Linosa nella Sala della Capitaneria con cerimonia inaugurale giovedì 24 luglio 2014, 56 saranno esposte a Lampedusa nella Sala Riserva Marina con cerimonia inaugurale venerdì 25 luglio 2014. Due opere sono state acquistate a Milano durante la mostra di dicembre 2013 tramite donazione diretta sul conto corrente indicato dal comune. Tutte le opere donate al comune sono visibili sul sito: www.lampedusamostra.wordpress.com aperto per il progetto da Spazio Tadini anche questo a titolo interamente gratuito.

Le opere raccolte rappresentano i “Sogni” dei migranti salvati dal naufragio. Saranno il Comune di Lampedusa e quello di Linosa a scegliere se effettuare una vendita immediata o se dare vita a una mostra permanente o itinerante per cui i visitatori potranno, con la loro offerta, dare vita a un sostegno economico duraturo nel tempo.

Venerdì 25 luglio  2014 a Linosa – località Mannarazza – avverrà la prima consegna ufficiale delle opere al Sindaco Susanna Errera con l’evento “I HAVE A DREAM” [IN ALLEGATO il dettaglio sulla performance]

sABATO 26 luglio 2014 a Lampedusa – località da comunicare – avverrà la consegna ufficiale delle opere al Sindaco Giusi Nicolini con l’evento I HAVE A DREAM” [IN ALLEGATO il dettaglio sulla performance]

La performance/celebrazione ideata da Federicapaola Capecchi coreografa e socia di Spazio Tadini è realizzata in collaborazione con Emma Scialfa | compagnia Motomimetico di Catania e grazie al sostegno e al supporto di Terraferma Diving Linosa | Francesca Tuccio, Giovanni Pesaresi. E’ scandita in due parti. “La performance inizia in mare, prosegue a terra per poi concludersi nuovamente in mare- spiega la coreografa – Ogni attore/danzatore incarnerà quegli uomini e quelle donne, quel mare che prima di vederlo è un odore, che prima che diventi tomba è un sudore salato, quella gente d’Africa, quegli innumerevoli, partiti scalzi e, a volte, rispediti come bagagli, da un nord che non è degno di se stesso. Con la semplicità e la profondità al tempo stesso che la danza può dare ai temi di attualità. Perché la danza è anche la voglia di affrontare l’importante complessità delle cose, da una diversa angolazione”.